Spesso ci chiediamo perché nostro figlio non fa esattamente le stesse cose di altri coetanei, o comunque perché ne fa altre talmente diverse da renderlo eccezionale. In realtà tutti i bambini fanno cose straordinarie, sta poi a noi adulti comprenderne la reale portata ed aiutarli a sfruttare le proprie peculiari caratteristiche, per rendere sempre più propositivo il personale stare nel mondo.
Esistono una miriade di algoritmi di crescita che disorientano l’adulto, quasi impreparato ad affrontare la velocità di apprendimento ed esecuzione dei bambini, che sono esempio principe di acquisizione continua di conquiste estremamente complesse.
Allora perché, talvolta, i nostri bambini sembrano dei draghi nell’apprendere e nell'utilizzare le informazioni ricevute e altre volte, invece, sembra che rimangano quasi disorientati dagli input che arrivano dal mondo?
Semplicemente perché stanno costruendo, mano a mano, con estrema pazienza e minuzioso lavoro, tranquillamente e serenamente, il loro personale vocabolario di interazione con il mondo circostante, incastrando con laboriosa fiducia ogni mattoncino che ricevono dalla vita e, in alcuni momenti, hanno bisogno di periodi di riflessione per fissare indelebilmente nel proprio vissuto quanto hanno appreso.
Mio figlio è in linea con lo schema di crescita bambini proposto da…
E’ sicuramente possibile scandire le fasi di crescita e sviluppo così per avere un punto di riferimento chiaro e sostenibile, ma è doveroso tener conto che la crescita personale è un incontrarsi costante di processi, informazioni, stati d’animo che possono avere soluzioni operative differenti.
Se da un lato è facile immaginare il processo di crescita del bambino come una linea in costante crescita in positivo, d’altro canto vi sono:
- periodi di stasi, per una piena comprensione di quanto interiorizzato,ù
- una successiva propulsione in avanti, che determinerà un nuovo livello di competenza acquisita;
- per poi riproporre uno slancio in avanti verso l’acquisizione di ulteriori modelli, che saranno successivamente personalizzati dal proprio modo di operare.
Per un genitore il momento dell’interiorizzazione è molto delicato perché può sembrare che il bambino sia bloccato, fermo, stanziato in un limbo che in realtà è la base operativa dove gli schemi acquisiti si stanno definendo e affinando attraverso la rielaborazione personale.
Ogni piccolo ha un suo tempo, un suo modo, una propria base operativa che è giusto rispettare.
Crescita del bambini: come posso aiutare mio figlio?
La domanda sorge sicuramente spontanea, qual è la maniera giusta di sostenere il bambino in questo momento delicato di affermazione del proprio sé, del proprio sé diverso dall’altro con cui interagisce, del proprio sé nell’ambiente in cui vive, nel delicato e complesso mondo della formazione e fruizione delle conoscenza?
E’ importante aver fiducia nel proprio bambino, è fondamentale capire il valore dell’individualità. Il tempo, con il quale vogliamo scandire puntualmente le fasi di crescita del bambino, è un concetto convenzionale al quale tutti ci pieghiamo e che impariamo a gestire.
La nostra percezione del tempo è diversa dalla percezione che ne ha il bambino, la nostra fruizione del tempo è sistematizzata quella del bambino è aperta, aperta alla conoscenza del mondo.
Il bambino ha bisogno di ritrovarsi nel suo tempo e non di piegarsi al tempo dell’adulto. Al bando la fretta, lasciamo spazio alle conquiste...
ogni mamma sa qual è il tempo del proprio bambino, deve solo saper ascoltare se stessa!
SuperMamma Laura Marinacci
