Con Papà quando la Mamma non c'è (nel Week end)

LA TRAPPOLA

Cari Papà sarà capitato anche a Voi. Almeno una volta nella vita. Forse una sola volta nella vita. A me più di una (e qui trovi la prova), perché ho la memoria corta, diciamo che sovrastimo sempre le mie capacità o semplicemente perché ho un orgoglio grosso come piazza San Pietro.

Amore, la prossima settimana le mie amiche hanno un week end fuori in una SPA, te la senti di badare tu ai bambini o devo sentire i nonni?”.
Mimo un distratto “Si, non c’è problema”, in realtà vorrei piangere.
Sei sicuro? Parto venerdì dopo la scuola, torno domenica sera.
Si, si, fai come vuoi”. Indifferenza forzata, molto forzata.

IL MAMMA NON C’È WEEK END – PRELUDIO

Venerdì sera. Torno a casa dal lavoro. La mamma è sulla porta con la valigia pronta, mi dà il cambio tipo wrestler elencando una serie di raccomandazioni. Alla raccomandazione due il mio cervello è già al calendario della Serie A. A che ora è la partita sabato? Mamma entra nell’ascensore continuando l’elenco. E’ è in ritardo, come sempre. Chiudo la porta e li trovo tutti dietro di me schierati, con gli occhioni sgranati e gonfi di lacrime. “Mamma non c’è? Quando torna?”.
Pizza?
Siiiiiiii”. E niente, la pizza funziona sempre, non c’è mamma che tenga. E insieme alla pizza le patatine. E l’aranciata. E dopo la pizza il gelato. E la cioccolata calda. Ed il latte con i biscotti. E poi, basta. Vanno a letto gonfi come dei tacchini. In cucina sembra esplosa un bomba atomica. Fa niente, ci penserò domani mattina.

IL MAMMA NON C’È WEEK END – SABATO

Mi sveglio per dei rumori provenienti dalla cucina. Rumori è un eufemismo. Sembra che stiano girando una puntata di Hell’s Kitchen. Una delle prime, quando i concorrenti sono ancora 20. Mi giro dall’altra parte. E mamma non c’è. NOOOOOOOO, me ne ero dimenticato, ora mi toccherà alzarmi.

In cucina ora le bombe atomiche esplose sono quattro. C’è il latte versato, i cereali sbriciolati, pezzi di biscotti semi-inzuppati, farina, uova bruciacchiate ed un wurstel smozzicato. Fa niente, pulirò dopo. “Papà, che facciamo oggi?” Oggi? Oggi ci rilassiamo, pranziamo, guardiamo la partita, poi ci rilassiamo, guardiamo la partita, poi ci rilassiamo, ceniamo, ci rilassiamo e poi dormiamo. Seeee, te piacerebbe!!!

Il pranzo è un tripudio di cibo spazzatura, hot dog, patatine fritte, maionese, gelato, succo di frutta. Passo il pomeriggio in bagno senza nemmeno riuscire a vedere la partita perché non ho più il fisico per digerire certe schifezze, a sera arrivo distrutto e con i sudori freddi. Nel frattempo, vista la mia latitanza forzata, le bombe atomiche sono esplose anche nel resto della casa. Va beh, sistemerò domani.

LA MAMMA NON C’È WEEK END – DOMENICA

Domenica mi sveglio con rinnovato entusiasmo. Ho un piano. Raggiungo i bambini in uno scenario da film post-atomico.
Oggi si esce, andiamo al Lunapark!!!
Papà, cos’è il Lunapark?
Vedrete”.
Facciamo due ore di traffico per fare 15 chilometri, però alla fine arriviamo e…i nani si divertono un mondo e…PURE IO!!!

Facciamo tutte le giostre, urliamo come pazzi (io urlo, loro ridono a crepapelle) persino sul bruco-mela, spariamo con il tiro a segno e vinciamo un sacco di pupazzi (avere un papà esperto di armi da fuoco in questi casi è utile), continuiamo a mangiare schifezze (ma ormai il mio stomaco si è assuefatto) ed il tempo vola, quasi ci dimentichiamo che mamma non c’è, che torna tra 4 ore e che casa è off-limits per il fall-out nucleare.

Cazzo.
Mamma torna tra quattro ore.
Casa è off-limits per il fall-out nucleare.
Cazzo.
Via via via.
Di corsa a casa, cena consumata al volo in macchina, a casa doccia con l’idrante tipo penitenziario, poi a letto. Loro.

Io mi trasformo in un incrocio tra mia madre e wonder woman e mentre i nani dormono beatamente io raccolgo tutto quello che sono riusciti a buttare in terra, spolvero, spazzo e lavo il pavimento, pulisco i bagni e la cucina rifaccio i letti e faccio partire la lavatrice e la lavastoviglie. Finisco di pulire tutta casa e muoio sul divano 30 secondi prima di sentire le chiavi girare nella toppa.
Ciao amore mio, che buon profumo, e che bello tutto sistemato, quasi quasi vado via più spesso.”
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.

Superpapà Marco Palmieri

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