Quando ho scoperto che sarei diventato padre ho iniziato a farmi mille domande. Oltre alle incognite legate all’arrivo di una nuova vita, a un nuovo equilibrio di coppia e ai tanti dubbi e punti di domanda, ho iniziato a farmi arrivare alla mente tutte le immagini legate alla figura del papà.
PIU’ UN IMPICCIO CHE ALTRO
Devo ammettere che i primi pensieri che mi sono affiorati non erano del tutto positivi. Il futuro papà era quello che:
- che rischiava di svenire in sala parto,
- che nella pratica diventava più un fastidio per la mamma che un aiuto,
- che si sporcava poco le mani con il bambino (nel vero senso della parola),
- che metteva i pannolini al contrario
- che lasciava tutte le più grandi incombenze alla mamma.
Film, articoli ed esperienze dirette mi avevano fornito un’immagine di padre molto distorta. Capii che non volevo essere quel tipo di padre.
Decisi che volevo contribuire nel mio piccolo a scardinare modelli e stereotipi duri a morire. Oggi non so se ce l’ho fatta ma so che ho vissuto tutto al 100%. In sala parto il nostro primo figlio lo abbiamo quasi fatto nascere in due (il dolore ovviamente è stato tutto per la mamma) e una volta arrivati a casa ho provato fin da subito a dividere onori ed oneri con mia moglie.
Forse è anche per questo che la nostra coppia ha resistito a questo tsunami e a distanza di poco tempo abbiamo deciso insieme che era arrivato il momento di un fratellino.
CHIAMATEMI SOLO PAPA’
Mi sono esposto, ci ho messo la faccia e ho scoperto che esiste un esercito pacifico di padri che non solo la pensavano come me, ma che soprattutto cercava di vivere come me. E le mogli e compagne sembravano apprezzare questa nuova “leva” di padri più presenti.
Il problema però è che tutto il mondo mediatico intorno a noi non sapeva ben definire questa nuova stagione ed iniziava a catalogarci in nuove categorie: i “mammi”, i “pancini”, i “papà baby sitter”. Fino al più triste dei nomignoli: “i quasi mamma”. La verità però è che di mamma ce n’è una sola e che noi un nome, dalla notte dei tempi, lo abbiamo già. Chiamateci solo papà. 🙂
Così come fanno i nostri figli. Così come vogliamo essere chiamati. Non siamo nuovi fenomeni, non siamo neanche dei fenomeni. Ci siamo sempre stati e, oggi più di ieri, siamo qui per prenderci lo spazio a cui per troppo tempo abbiamo rinunciato. Chiamateci solo papà.
Papà Daniele Marzano