Quanto è difficile per una mamma vedere il proprio “cucciolo” che lascia il nido! Quando un figlio è neonato dipende in tutto e per tutto da te, che cerchi di goderti in pieno ogni singolo momento del vostro rapporto, ma arriva il momento dello svezzamento e ci rendiamo conto del primo distacco; poi i primi passi e tutti i progressi verso la sua indipendenza. Solo allora ci accorgiamo del tempo che passa in fretta e che i figli nascono, crescono e poi spiccano il volo.
Non è facile per una mamma accettare questo cambiamento così radicale! Vi racconto la mia esperienza personale.
Quando ho messo al mondo il mio primogenito ero ancora una ragazzina e ho vissuto sia la gravidanza che i primi anni del mio cucciolo quasi come un gioco. Fortunatamente è sempre stato un bambino molto calmo, ordinato, bravo e soprattutto coccolone. L’ho allattato solo per pochi giorni, ma è cresciuto ugualmente forte e sano. Non mi ha mai dato problemi nell’alimentazione, anzi non si saziava mai ed era ben disposto a provare qualsiasi nuovo alimento.
Poi ha iniziato a muovere i suoi primi passi sempre con indole tranquilla; non è mai stato un bimbo “terremoto”! Crescendo mi ha sempre dato grandi soddisfazioni nel campo scolastico e nello sport. Nel 2014, grazie al lavoro di mio marito, abbiamo avuto la fortunatissima possibilità di un esperienza all’estero dove Daniel ha terminato i suoi studi.
E’ rientrato in Italia con le idee già chiare: non voleva fare l’università! Di sua iniziativa ha inviato la domanda per diventare steward, ha passato il colloquio, ha fatto un corso di 6 settimane a Bergamo ed eccolo catapultato nel mondo del lavoro, a soli 18 anni e a più di 1000 km di distanza dalla sua famiglia.
Cosa dire? Panico!
Mi spaventava la lontananza, la giovane età di mio figlio, il ritrovarsi solo in un posto nuovo…
Ho cercato di farmi forza perché sapevo che era stata una sua scelta ben ponderata e perché lui era soddisfatto. Ho capito che anche lui era pieno di emozioni, felice e preoccupato, fuori di sé e terrificato allo stesso tempo per la sua nuova esperienza. In quel momento non dovevo pensare a me stessa, ma supportarlo e rassicurarlo.
Non vi nascondo che ho pianto tanto, ma proprio tanto! Passavo le prime giornate a vagare per casa entrando e uscendo dalla sua cameretta. Poi alcune mie amiche, più grandi di me, continuavano a ripetermi che quando crescono i figli, soprattutto maschi, cambiano atteggiamento verso la mamma. Io mi ritengo molto fortunata perché il mio Daniel, ancora oggi, quando ci vediamo mi riempie di baci, abbracci e coccole.
Sono trascorsi 5 mesi da quando il mio gioiello è partito a lavorare per l’Inghilterra...non ci si abitua mai alla lontananza e al distacco, ma è difficile spiegare a parole quanta gioia prova il mio cuore nel vederlo felice e gratificato. Sono una supermamma orgogliosa di aver supportato il proprio figlio a spiccare il volo!
Supermamma Dina Manna