Gravidanza gemellare di Elena, decima settimana
E' arrivata la fatidica data, il 20 luglio, una domenica qualunque per molti, ma non per noi;già, perché oggi sapremo se nel mio panciotto di 10 settimane c'è ancora qualcuno.
Continuano infatti a rimbombarmi nelle orecchie le parole del gine alla visita di 3 settimane fa "Lasciamo tutto in sospeso ancora qualche settimana, le gravidanze gemellari facilmente si interrompono entro la decima settimana, a volte per entrambi i feti, a volte solo per uno"...
Io ho passato questo periodo, da una parte ancora sgomenta per la notizia di aspettare ben 2 bambini e cercare di abituarmi all'idea, dall'altra mi imponevo di non affezionarmi troppo alla cosa per non prendere poi una grande delusione.
Certo che chi è mamma lo sa, passi le giornate a cercare di renderti conto che sta succedendo e cerchi di farlo reale e ti viene in mente di tutto: dal passeggino che potresti comprare, ai colori per la cameretta, ai possibili nomi....ecco, a me questa fase è stata negata da subito, e mio marito ha passato il tempo a dirmi di non illudermi troppo e di rimandare questi pensieri ( fosse facile, li ho in pancia io!).
Va beh , torniamo a quel giorno. Mi alzo , dopo una notte praticamente insonne, con un bel mal di testa e un alto tasso di agitazione; più si avvicina l'ora x più mi prende il panico e maledico il gine che mi ha dato appuntamento nel pomeriggio e non al mattino.
Arriviamo in ospedale, la visita verrà fatta al blocco parto, dove il mio doc è di turno qual giorno e già mi immagino la situazione più tragica in cui tutto va male e mi ricoverano direttamente. Per fortuna il gine ha la capacità di tranquillizzare chiunque gli si avvicini e... mio marito infatti è apparentemente più calmo di me.
Inizia la visita, ma questa volta non ho di fronte il mega schermo dell'ambulatorio privato e non riesco a vedere nulla. Tutto sta nell'interpretare l'espressione di chi osserva il monitor... passano i minuti ed ecco un battito, il suono più bello che le mie orecchie potessero aspettarsi di sentire. Ok uno c'è e sta bene, se la dorme beatamente. Per il secondo le cose sono più difficili, è nascosto dietro il fratello e si fa fatica a puntarlo con la sonda per trovare il battito, infatti i primi due tentativi mi hanno fatto gelare il sangue nelle vene, il suono era un lungo bip continuo, tipico della linea piatta di un cuoricino che non batte più. Solo a pensarci mi viene ancora da piangere. Per fortuna dopo qualche secondo ecco che invece il furbetto si sposta e il battito viene intercettato forte e rapido, più veloce di quello del fratello, perché appena il monitor viene girato verso di me vedo questo esserino che sgambetta e dimena le braccine tutto pimpante. Inutile dire che è stata un'emozione fortissima, che non ci ha risparmiato qualche lacrimuccia.
Ovviamente l'idillio non poteva però durare a lungo. Arriva il responso finale della visita: i piccoli, stanno bene, le misure sono in linea con le settimane di gravidanza... ma uno dei due ha il sacco amniotico molto più piccolo del fratello,può essere che riceva meno nutrimento. Cosa nuova per noi, che vuol dire????? Vuol dire semplicemente che se alla prossima visita la grandezza dei sacchi non si sarà normalizzata in maniera naturale, ci sarà bisogno di andare in un'altra città per sottoporre la placenta del più grande ad un intervento chirurgico (questo per ridurre l'assorbimento eccessivo di nutrienti che vengono "rubati"al fratello).
Pare che con questa gravidanza non avrò pace, si rivedrà tutto fra un mese.Torno a casa frastornata e faccio le mie ricerche; la prima cosa che una mamma cerca sono i rischi...alti...troppo, si parla del 30% di rischio di perdere entrambi i bimbi, mi preparo allora ad altre 4 settimane di attesa, cosciente che i miei cuccioli ci sono e per ora stanno bene, ma ancora senza la tranquillità nel cuore per poter iniziare a fare sogni e progetti.
Supermamma Elena
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