Allattamento: quando il latte non è buono

Allattamento: quando il tuo latte non è "buono"

“Il tuo latte non è buono!!”... Che strane parole rimbombano nella mia mente; eppure se lo dice un’esperta, una dottoressa, la pediatra di Francesco, appena quattro mesi, forse ha ragione. In fondo che ne so io di allattamento?!

L’ho partorito da poco, è il mio primo cucciolo e mi rigurgita il mio caro latte...eppure ho così tanto lottato per farlo attaccare.

E come se ho lottato! Mastiti, tiralatte manuale, paracapezzoli, quelli in argento (un botto di soldi) per due mini coppette di champagne, cremine per le ragadi, le borse di acqua calda, le fasce strette al seno, l’avanzatissimo tiralatte elettronico… sembravo una mucca durante la mungitura. Quella bella quarta era diventata una decima. Il mio seno mi faceva da contrappeso, le mie mammelle erano strapiene di latte; ne avrei potuti sfamare anche due contemporaneamente.

Ma mi hanno detto che “il mio latte non è buono”.

Troppi consigli non graditi da persone che non hanno mai allattato, o di quell’amica che nemmeno lo ha un figlio e mi piazza lì il suo sgraditissimo parere. Tutti sembrano saperne più di me. Non sono gli ormoni impazziti o il “baby blues”, ma io quei consigli proprio non li voglio ascoltare perchè non li ho richiesti. In un modo o nell’altro voglio che Francesco si nutra attraverso di me. Non per egoismo, non per attaccamento morboso.

Francesco è il mio bimbo Arcobaleno e in qualche modo devo “scusarmi” con lui per non essermi goduta la gravidanza. Quell’ansia che mi ha accompagnata in quei magici nove mesi, sta per impossessarsi anche dell’allattamento.

Perché Francesco rigurgita il mio latte?

Consulto la pediatra, che senza dilungarsi troppo mi liquida con quella frase e un bel bustone di latte in polvere. Ma non capisco. Francesco cresce bene, lo allatto a richiesta… una richiesta molto frequente, ma in fondo vallo a spiegare ad un cucciolo come dovrebbe funzionare la poppata.

Ogni tre ore mi dicono”. Ma come?! Francesco ogni sessanta minuti, come un orologio a cucù, emette un acuto alla Katia Ricciarelli così forte da far tremare i vetri.

Ma proviamo questo LA, quello proprio per i rigurgiti. Non capisco, sembra non saziarsi, piange, vuole il seno, lo attacco e si calma. Dopo un po’ riprende la fontanella di latte. Piange... e allora che faccio? Diamogli il seno, ho deciso! Avrà fame? Vuole essere coccolato? Forse ha bisogno di dormire? Sta di fatto che con la tetta sembra entrare in trance, quasi uno stato di estasi, quasi come se gli apparissero tutti i Santi in Paradiso.

Lo stress, la stanchezza, l’inesperienza, mi buttano un po’ giù, così decido di andare online e finisco sulla pagina della Leche League Italia. Ho contattato una consulente di zona che ha chiarito ogni dubbio sull’allattamento, facendomi recuperare la fiducia nella cosa più istintiva e naturale che una neo mamma possa fare.

Ho chiuso le porte in faccia a chi mi ha fatto confondere le idee sull’allattamento e con dei ritmi più regolari, non senza una certa dose di difficoltà iniziali, mio figlio e io ci siamo ripresi in mano il nostro periodo speciale fatto di nutrizione, coccole, ninna e tanto altro, per ventidue lunghi mesi…con un solo seno!!!

Si mamme, si può! Ve ne parlerò presto, nel mio prossimo articolo. 🙂

Supermamma Anna L.

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