Sono la mamma di due bimbe: Sonia e Sara, entrambe allattate al seno, penso di potermi considerare una
brava “mucca”. Vi racconto come è andata.
Allattamento Sonia
Sono stata molto fortunata, mi hanno seguita la puericultrice della mia asl di zona, ma anche la
meravigliosa infermiera dell’ospedale di Carmagnola, in cui avevo partorito. L’avvio all’allattamento è
partito senza troppi intoppi con Sonia. La montata è arrivata presto, il latte era talmente abbondante che
non potevo neanche dormire senza reggiseno, o allagavo il letto.
Avevo letto che anche con l’allattamento al seno bisognava far rispettare le tre ore tra una poppata e l’altra, ma per fortuna, l’istinto, e gli ottimi consigli mi hanno guidata. Abbiamo trovato il nostro equilibrio, assecondavo la mia cucciola sia per la durata, sia per la frequenza delle poppate. Ci siamo coccolate così per 11 mesi e mezzo, poi è stata lei stessa a decidere che la tetta non le interessava più.
Questa sua improvvisa decisione mi aveva sorpresa e un pò rattristata. Una mattina improvvisamente ha girato la testa dall’altra parte… Avendo già praticamente un anno la pediatra mi disse di darle il latte vaccino. Ci prendevamo le nostre coccole anche con il biberon, e ritrovammo la nostra routine. Ovviamente a sei mesi introdussi anche frutta e pappe, seguendo scrupolosamente i consigli della pediatra, ma delle avventure con le pappe vi racconterò in un'altra occasione. 🙂
Allattamento Sara
Poi ho scoperto, come tutti mi dicevano giustamente, che la seconda gravidanza era diversa, e che anche
tutte le altre esperienze lo sarebbero state. Dopo 4 anni e 4 giorni nasce la mia seconda bimba. Sara nasce
velocissimamente, per fortuna quella mattina avevo la visita di controllo prenotata, e le contrazioni sono
iniziate mentre ero in viaggio verso l’ospedale, altrimenti non credo che sarei arrivata in tempo… la mia
signorina ha dimostrato subito un grande appetito, ma le mie tette non erano molto collaborative…
Seguivo i consigli delle ostetriche, la tenevo attaccata il più possibile, ma i primi giorni era molto doloroso. Sara in compenso piangeva disperata appena provavo a rifiatare. Le ostetriche del nido sono state provvidenziali. Probabilmente mi hanno vista davvero in crisi, e in comune accordo, abbiamo provato a dare alla piccola affamata un pò di latte artificiale.
Sara ha trovato la sua pace, divorato il latte si faceva delle gran dormite, anche di quattro ore, io riuscivo a riposare un pochino, e a far riposare anche i capezzoli, ma appena si risvegliava la riattacavo subito. Non volevo rinunciare ad allattare anche lei, sapendo dei benefici dell’allattamento al seno, sia per il legame mamma/figlia, e soprattutto per l’importanza della trasmissione degli anticorpi.
Abbiamo proseguito così per un paio di giorni, io la attaccavo, ma poi le davo l’aggiunta del latte del nido. L’avvio dell’allattamento poteva sembrare compromesso, ma eravamo entrambe serene.
Sara è nata il mercoledì, mi hanno dimessa il sabato successivo.
Al nido, prima delle dimissioni, le ostetriche mi chiesero se a casa fossi attrezzata per l’allattamento con il latte artificiale. La mia risposta fu no. A casa non avevo nulla. Avevo dato per scontato che avrei allattato anche la mia seconda bimba. Nulla di grave, mi dissi, mi spiegarono cosa mi sarebbe servito, e tornai a casa. Qui mi aspettava Sonia, e la tranquillità della mia “tana”. Una volta a casa è arrivata anche la montata. Sara finalmente riusciva a saziarsi, e forse proprio perché a casa, nella nostra tranquillità siamo riuscite a goderci la nostra luna di latte.
Sara ha beneficiato delle tette ben più a lungo di sua sorella. Questa volta sono stata io, che effettivamente stanca, ho deciso di interrompere quando Sara ha compiuto 27 mesi e mezzo.
Sono state entrambe due bellissime esperienze.
Spero che il mio racconto e la condivisione delle mie due esperienza possa essere di aiuto per le neo mamme. E’ davvero difficile far avviare bene l’allattamento se non si è seguite nel modo giusto. E’ un atto naturale, ma nessuna di noi è nata mamma, è importantissimo farsi aiutare, è importantissimo seguire il proprio istinto, e a volte può essere utile accettare qualche compromesso, come nel mio caso.
SuperMamma Oriana Savino