depressione post partum

“Mi sento tanto stanca…”: baby blues e depressione post-partum

La nascita di un bambino è in genere un evento pieno di gioia. Dopo nove mesi di attesa, di visite, di ecografie, di ginnastiche pre-parto e oli da cospargere sul corpo e mille domande che ti vengono in mente riguardo al nascituro e riguardo alla tua vita post lieto evento.

Di domande, anche io, me ne sono poste tante nei mesi in cui ero incinta; non tanto domande relative “a chi assomiglierà” o “di che colore avrà gli occhi”, ma “Come cambierà la mia vita?”, “Sarò in grado di gestire un essere distinto da me?”. Bei quesiti…, ma senza risposta!

Come diceva Battisti: “lo scopriremo solo vivendo”.
Solo vivendo si riesce a “sentire” di fronte a quale sfida ed a quale cambiamento siamo posti.

Ti ritrovi faccia a faccia con un “microsoggetto” che riteneva divertentissimo muoversi come “un extraterrestre” nel pancione della mamma, che finalmente può mangiarsi un panino col prosciutto crudo e bere della birra.

Scherzi a parte: la nascita di un bambino è un evento che è sempre stato, giustamente, contornato di gioia e positività. E’ una nuova vita che arriva e comincia il suo viaggio per scoprire il mondo: cosa può esserci di più positivo e bello di questo? Il fatto può essere che non sempre ci si senta “così” positive. La sensazione, una volta tornate a casa e trovandosi ad affrontare la nuova realtà di vita col neonato, che non si riesca ad affrontare il cambiamento. Non così. Non da sole.

Vorrei, però, che non acquisiste questo come un fatto preoccupante ed anomalo!!!

E’ normale vivere un momento di scoraggiamento e malinconia dopo il parto. Del resto il nostro corpo è cambiato per dare spazio ad una nuova vita e i nostri ormoni hanno subito delle forti oscillazioni, pertanto una volta dato alla Luce il piccolo esserino, tutto deve ritrovare un equilibrio stabile… E CI VUOLE CONSAPEVOLEZZA, TEMPO ED UN PO’ DI PAZIENZA.

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra il 50 e l’80% delle donne che partoriscono vivono il cosiddetto baby blues o maternity blues.

Il baby blues (letteralmente significa “malinconia della maternità”) si manifesta generalmente fra il 3° e il 6° giorno dal parto e nella maggioranza dei casi non ha una durata troppo lunga. Le cause fisiche sono imputabili alla brusca fluttuazione degli ormoni post gravidanza e parto, ma un aspetto che influisce moltissimo è l’ambiente che circonda la mamma e il neonato.

Moltissime donne si trovano lontane da una rete familiare che possa aiutarle a superare il momento di paura e ansia iniziale e ridimensionare il senso di inadeguatezza della mamma nei confronti del piccolo, aiutandola a prendersi cura di lui senza sostituirsi a lei: in questo caso, solo il dialogo chiaro e aperto con il compagno può aiutare a trovare la soluzione più adeguata, per evitare che da baby blues estremamente comune e gestibile si passi a una depressione post-partum vera e propria.

Riconoscere la depressione in genere quando ci si è dentro è, invece, piuttosto difficile ancor di più quando si tratta di una depressione post-partum perché spesso la mamma che ne soffre prova dei sensi di colpa terribili perché tutti le dicono che “dovrebbe essere” felice, che “ha tutto quello che potrebbe desiderare”, che “è solo stanchezza, ma poi passa!”…, anche se non è sempre così!

Non è raro che anche i suoi familiari più stretti non si rendano conto che un problema esiste e non lo riconoscano, o non lo vogliano riconoscere per evitare lo stigma da “malattia mentale”.

Non c’è nessuna etichetta da dare o da temere! Nel momento in cui ci sentiamo così depauperate non vergognamoci di chiedere aiuto, di chiedere la vicinanza ai propri cari di farsi accompagnare da uno psicoterapeuta con cui dialogare e, contemporaneamente, da un naturopata per trovare degli strumenti di recupero, insomma da qualcuno che ci dia una mano a consapevolizzare le nostre sensazioni e a dargli un nome.

Qualche consiglio di naturopatia per la Depressione Post Partum

Non è un disonore avere bisogno di un supporto quando si hanno dei bambini molto piccoli: fino a pochi anni fa intorno alla mamma si stringeva tutta la comunità, che portava da mangiare, chi curava i figli più grandi… E qui mi farebbe piacere raccontarvi delle donne Navajo (native americane) e del blessingway, il rituale sacro Navajo per benedire, incoraggiare e coccolare la donna incinta nelle ultime settimane di gravidanza.

Questa era accompagnata da rituali per purificare, fare doni, offerte e portare cibi nutrienti. Durava nove giorni e culminava nella notte della “Veglia”, dove la donna incinta rimaneva sveglia ad aspettare l’alba e a salutare il sole sorgente. Le donne della tribu’ la circondavano per massaggiarla, prepararle cibi salutari che la rafforzassero, donarle i loro talismani e cantare su di lei. In particolare cantandole la loro storia di creazione: “la storia della donna che cambia” (Changing woman). Non c’era tempo un “tempo di solitudine” e questo era un bene perchè la donna si sentiva protetta e stretta da tante braccia sicure e dolci.

Oggi purtroppo non è così, ma possiamo con consapevolezza chiedere.

...Tornando a noi… Concediamoci momenti di relax per noi stesse (anche insieme al nostro bambino): ascoltiamo musica, andiamo a passeggio, facciamo yoga con il nostro bimbo, partecipiamo a un corso di massaggio infantile, andiamo in piscina, etc.

Fiori di Bach: Star of Bethlehem, il fiore antitraumatico, fiore amico che consola ed aiuta ad elaborare fatti ed eventi associato a Walnut (ottimo nei momenti di cambiamento, pertanto perfetto per tutto il periodo di trasformazione della donna): da prendere nel periodo della gravidanza e post gravidanza.

Rescue Remedy: il rimedio di emergenza da prendere in particolari momenti di impasse, ansia o tristezza.

Oligoterapia: Diatesico Rame-Oro-Argento oligoelemento ottimo per recuperare le energie psico-fisiche post parto.

Aromaterapia: mettere in un diffusore o nel termosifone 3-4 gocce di

  • Olio essenziale di Lavanda: allevia mal di testa, tensione nervosa, stress, insonnia;
  • Olio essenziale di Verbena: rinforza la concentrazione e la memoria oltre ad essere un tonico del sistema nervoso; massaggiato sull’addome seda l’ansia e calma il respiro.
  • Olio essenziale di Arancia dolce: contrasta i disturbi nervosi, la depressione, ansia e nervosismo.
  • Olio essenziale di Rosa: Armonizzante, se inalato, apre e rafforza il cuore; l'olio essenziale di rosa rilassa l’anima e attiva la disposizione per tenerezza e amore, perché sviluppa la pazienza, la devozione e l’autostima. Dona gioia e scaccia i pensieri negativi, equilibrando emozioni negative

Ah, UNA COSA IMPORTANTE:  Le mamme perfette non esistono!!! 🙂

SuperMamma - Maria Teresa Naimo Naturopata

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