Spesso capita di leggere post nei vari forum online sulle problematiche scolastiche e soprattutto sui compiti a casa; molti genitori li ritengono superflui, altri “pesanti” perché impegnano molte ore post scolastiche ai bambini. Ci sono anche alcuni professionisti che la pensano allo stesso modo.
Non sono un’insegnante, né una psicologa ma voglio condividere alcuni pensieri con voi, tra mamme. Riflettiamo un attimo….
Siamo stati tutti bambini, in tempi diversi e sicuramente con meno agi e benefit dei nostri figli, andavamo a scuola dove l’insegnante aveva (quasi) sempre ragione e quando tornavamo a casa i genitori si preoccupavano in primis di conoscere il nostro comportamento e rendimento; tornare a casa con una nota disciplinare significava punizione nella migliore casistica…alcuni meno fortunati prendevano anche una sculacciata.
Per noi era un dovere fare i compiti pomeridiani, il primo grande impegno come una sorta di lavoro che dava accesso alla tua ricompensa, non intesa come paghetta ma bensì come premio. Hai finito tutti i compiti, hai portato a casa un buon voto puoi andare a giocare a pallone in cortile, puoi andare a casa dell’amichetta.
Oggi alle 13 i bimbi escono da scuola e alle 14.10 le mamme iniziano a messaggiare per chiedere compiti, a lamentarsi delle tante operazioni da svolgere, giudicando il lavoro dell’insegnante senza mai valutare l’operato e l’impegno del proprio figlio.
In alcune famiglie, spero non nella maggior parte come dice l’articolo che ho letto online, si arriva anche a mettere in dubbio l’operato dell’insegnante in presenza dei bambini. Se la maestra mette una nota sul registro il genitore chiede un colloquio, non per scusarsi ma per polemica. Secondo me questo è assurdo!
Svolgimento dei compiti a casa
Sono stati assegnati a noi mamme i compiti per domani? NO! Noi dobbiamo visionare, indirizzare, sostenere i bambini ma non risolvere le operazioni. Risolvendo la moltiplicazione o il problema non aiutiamo i nostri figli ad ottenere risultati migliori, anzi, l’indomani andranno loro a scuola e si troveranno in una situazione di disagio con i compiti a casa svolti perfettamente e l’interrogazione alla lavagna a scena muta.
Forse noi genitori vogliamo un riscatto personale scolastico
e lo dimostriamo attraverso i nostri figli?
Mi capita spesso di confrontarmi con mamme amiche ma anche con mamme in rete su questi punti, spesso vengo additata tipo “dittatrice”, sì forse io sono leggermente severa non metto in dubbio questo, ma anche il pugno di ferro non è facile da tenere.
Guardare i propri figli negli occhi mentre li rimproveri senza abbracciarli per far capire loro che la mamma vuole solo il loro bene, non è semplice a livello emotivo…(non sapete quanti pianti in bagno.!) E’ bellissimo, però, quando dopo giorni o dopo un bel voto alla verifica, tuo figlio ti abbraccia dicendo “Grazie Mamma”.
Proviamo a farli crescere
Troviamo il coraggio di lasciarli crescere, commettere errori e correggerli…ovviamente loro sanno che noi siamo lì pronte a curare le ferite. Se rimandiamo troppo la faccia della medaglia brutta sarà peggio. Nella vita adesso hanno i compiti e le insegnanti, poi avranno il datore di lavoro e i colleghi, ci sarà sempre qualcuno pronto a giudicarti e qualcuno che ha il compito di correggerti.
Forse i nostri genitori avevano capito molto più di noi!
SuperMamma Angela Martorana