Piastrinopenia

Piastrinopenia: sapete che cos'è e cosa comporta?

Si tratta di una drastica riduzione della quantità di piastrine circolanti che comporta difetti di coagulazione del sangue e manifestazioni emorragiche.

Io sono un’infermiera ma, nonostante la mia conoscenza relativa a questa patologia, quando mi è toccata da vicino è stata molto dura.

Un giorno, mia figlia dodicenne, è tornata da scuola con le gambe piene di piccoli ma numerosi lividi: io le chiedevo spiegazioni sull’accaduto mentre lei continuava a ripetermi di non aver urtato niente e nessuno.

Le ho scoperto entrambe le gambe per osservare meglio le petecchie ma mentre le guardavo continuavano a spuntare da soli altri lividi. Allora l’ho portata immediatamente al pronto soccorso pediatrico perché ero preoccupatissima e non riuscivo a dare una spiegazione idonea a ciò che vedevo.

Al triage subito l’hanno fatta entrare, controllati i parametri ed eseguito un prelievo di sangue. Dopo una breve attesa è uscita allarmata una dottoressa spiegandomi che mia figlia aveva il valore delle piastrine a 3000 unità per mm3 mentre il livello minimo doveva essere 150000 unità per mm3. Inoltre mi ha confessato che la sua prima idea era stata quella di un immediato trasferimento presso un centro con ematologia ma aveva avuto paura di far affrontare a mia figlia il viaggio in ambulanza perché una strada sconnessa avrebbe potuto provocare un’emorragia interna. Quindi aveva deciso di ricoverarla presso il reparto di pediatria per tenerla sotto controllo; era necessario fare estrema attenzione a qualsiasi movimento poiché anche il più piccolo trauma avrebbe potuto scatenare un’emorragia grave.

Lei era molto impaurita, sofferente e piena di ematomi per i continui prelievi; io ero nel panico e nell’agitazione per la gravità della situazione!

Dopo alcuni giorni di ricovero, dalle analisi si è scoperta la causa della patologia cioè una pregressa mononucleosi senza sintomi che aveva scatenato una notevole distruzione delle piastrine.

Ho continuato a farle i prelievi ogni due giorni e le infusioni di immunoglobuline presso il day-hospital ma le piastrine erano comunque basse perciò il primario mi ha consigliato di farle fare una biopsia che per fortuna ha escluso definitivamente una forma di leucemia.

Purtroppo la mia figliola ha dovuto affrontare un periodo molto pesante: una cura cortisonica di 45 giorni che l’ha fatta gonfiare ed aumentare di peso in maniera esponenziale, prelievi di sangue frequenti e rinuncia allo sport ma per fortuna le piastrine sono risalite a valori accettabili.

Non è stato un periodo facile perché lei rifiutava il suo corpo, non voleva uscire, non poteva fare sport e si era chiusa in se stessa; io non sapevo come aiutarla e come relazionarmi con lei…ma pèer fortuna è passato, malattia superata!

Oggi la mia cucciola ha quasi 17 anni, un fisico da modella, ha coronato il suo sogno di fare pallavolo e i controlli annuali sono tutti positivi; lei è sempre paurosa ogni volta che vede un piccolo livido ma penso sia normale !!!

Finalmente abbiamo ritrovato la serenità grazie a tutti gli operatori dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e di Palidoro.

SuperMamma - Dina

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