Prendete i seguenti ingredienti, rigorosamente nell’ordine che segue:
- un pomeriggio d’inverno sotto le feste di Natale;
- una promessa da mantenere e poca voglia di farlo;
- sei donne di età compresa da 4 e….. 104 anni;
mescolateli insieme, con vigore, e vi ritroverete, come mi ci sono ritrovata io, sedute in una sala di un cinema a guardare “Il ritorno di Mary Poppins”, in un pomeriggio di dicembre, reduci dalle feste di Natale.
Ve lo confesso: “mi sono fatta grande” con Mary Poppins, (capita spesso che io dica “oplà” accompagnato con un battito di mani, anche se mi rivolgo ad un collega o se sono in un contesto “serio” e molte delle mie mattine iniziano pensando che basterà “un poco di zucchero” ad affrontare meglio la giornata) e per questo motivo ero piuttosto scettica sulla scelta del film ma quando si ha a che fare con i bimbi, le promesse si mantengono: è scritto nel mansionario delle SuperMamme. 🙂
Ho deciso, quindi, di farmi un regalo nel regalo, e così ho lasciato perdere gli inevitabili paragoni con il film di Mary Poppins della mia infanzia e ho provato a guardare il film con i loro occhi, con gli occhi di quelle tre piccolette di 4, 5 e 7 anni, osservandole, mentre guardavano quello che, spero, diventerà il “loro” film di Mary Poppins.
Ho visto manine sugli occhi nei momenti più tesi e ridacchiato nel sentire commenti poco carini (il terribile epiteto “antipaticone” ) nei confronti dei cattivi, ho sentito piedini che battevano a tempo con la musica e placato in tempo tentativi di danza sulle canzoni più belle. Ammetto di aver colto con piacere i richiami tra i due film e mi sono ripromessa di spiegarli alle bimbe, appena saranno in grado di apprezzarli, allo stesso modo in cui consegnerei loro una ricetta di famiglia o un ricordo della nonna.
Tralasciando le mie impressioni sul film (sono questi, film che si vedono con il cuore e quindi ogni commento è sempre vero per ognuno), all’uscita dalla sala, ascoltavo i commenti delle bimbe: incuranti del fatto che c’erano tre “grandi” che cercavano di rivestirle con guanti, sciarpe, cappotti, discutevano del colore giusto del palloncino da scegliere per volare in cielo e del fatto che Mary Poppins era arrivata
all’improvviso e allo stesso modo se ne era andata.
Noi grandi ci siamo ben guardate dall’intrometterci e dallo spiegare il perché e il per come e io…ho visto di nuovo compiersi la magia di Mary Poppins. Sarò una sognatrice (ma quale mamma non lo è?), ma mi piace pensare che tra qualche anno, in qualche punto del
mondo, ci saranno tre giovani donne che inizieranno le loro giornate canticchiando che “con un poco di zucchero la pillola va giù”, che sorrideranno pensando al colore giusto del palloncino che le porterà a volare nel cielo, che saranno forse tristi, ma di certo serene, al pensiero che chi ci ama è sempre con noi, perché gli abbiamo trovato un posto speciale nel nostro cuore.
SuperMamma Katia Turchetti